Alessandro
Bocconi
Partito Socialista Italiano
.....
Partito Socialista Italiano
Partito Repubblicano
Democrazia Cristiana
Democrazia cristiana
Partito Socialista Italiano
Partito Socialista Italiano
Democrazia Cristiana
Partito Comunista Italiano
Partito Comunista Italiano
Siamo nel 1926 e Lina Merlin è una delle poche persone che si rifiuta di prestare il giuramento di fedeltà al regime, obbligatorio per gli impiegati pubblici.
Viene quindi licenziata dal suo ruolo di insegnate e in meno di 2 anni viene arrestata 5 volte e il su nome viene iscritto nell’elenco dei “sovversivi”.
Lina decide quindi di trasferirsi a Milano e lì comincia a collaborare con Filippo Turati, ma viene arrestata e condannata a 5 anni di confino in Sardegna. Tornata a Miano nel 1930 incontra e sposa il medico ed ex deputato socialista Dante Gallani, ma appena 4 anni diventa vedova. Decide quindi di prendere parte attivamente alla Resistenza, donando ai Partigiani gli averi del marito e raccogliendo fondi e aiuti per loro.
Insieme ad altre donne fonderà l’Unione Donne Italiane e parteciperà ad azioni di guerra Partigiane rischiando molteplici volte la propria vita. I suoi interventi nel dibattito costituzionale, quale membro della “Commissione del 75” resulteranno determinanti per la tutela dei diritti delle donne, e lasceranno un segno indelebile nella Carta Costituzionale.
Nel 1946 invece, Giorgio La Pira viene eletto all’Assemblea costituente; nello stesso anno insieme a Giuseppe Dossetti fonda l’associazione Civitas Humana.
La Pira, inoltre, svolge un’opera apprezzata della Commissione dei 75, specialmente nella redazione dei principi fondamentali: l-attuale Articolo 2 della Costituzione viene infatti modellato attorno alla sua proposta iniziale.
L’ articolo 2 della costituzione italiana recita:” La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
La sua “Relazione alla Sottocommissione” accostò la centralità dell’individuo secondo la tradizione cristiana alla religione di Stato realizzata dal fascismo in Italia a causa di tale esperienza storica trovava necessaria una specifica menzione dei diritti umani nella Costituzione Italiana, per la prima vola nella storia dell’Occidente.
Il 1946 però, fu anche l’anno di Giovanni Conti, che divenne vicepresidente dell’Assemblea Costituente e in seguito fu designato presidente della sezione speciale per l’elaborazione delle norme sul potere giudiziario.
Fondamentale fu il suo apporto nella stesura della Carta Costituzionale: è sua infatti la formulazione dell’articolo 104 che sancisce autonomia e indipendenza della Magistratura.